Come recuperare autentico potere

Quando parliamo di “potere” cosa abbiamo in mente? Come definiamo una Persona di Potere? Il dizionario attribuisce alla parola la facoltà di fare qualcosa o meglio, di avere una volontà per fare qualcosa, un sentire interiore di avere autorità, influenza, libero arbitrio di agire o meno.

Nell’immaginario collettivo identifichiamo una persona di potere come quella capace di fare grandi cose. In questo senso i mass-media ci danno una mano nel presentarci persone di questo genere: uomini in autorità, che prendono decisioni importanti influenzando la vita di molte altre persone da un punto di vista economico, politico, sociale.

Sin qui stiamo parlando di un tipo di potere che influisce sulle cose esteriori, mentre se rivolgiamo la nostra attenzione al mondo interiore, capiamo che il Vero Potere è Spirituale e riguarda soprattutto la capacità di dominare le forze che scaturiscono dal nostro inconscio.

Perché mai fare un simile lavoro?

Talvolta ci accorgiamo che la nostra vita “ristagna”, e che non riusciamo, malgrado gli sforzi, a realizzare i nostri desideri, limitando così la felicità quotidiana.

Ciò dipende dal fatto che spesso, prima ancora che da fattori esterni, abbiamo forze interiori che agiscono in contrasto tra loro e di cui non siamo consapevoli. Di conseguenza, abbiamo desideri contrastanti (Voglio un buon lavoro ma non sono disposto ai sacrifici che richiede… Voglio essere amato, ammirato senza sforzarmi di dare qualcosa agli altri… Voglio raggiungere una felice relazione ma non mi va di confrontar l’altro, meglio star zitto/a…).

Sbloccare questo ristagno interiore significa imparare a riconoscere le reazioni interiori che ci ostacolano nel perseguimento dei nostri desideri e attivarci per cambiare delle convinzioni profonde che ci guidano. 

Ciò può far sorgere delle resistenze perché rinunciare a delle convinzioni radicate significa perdere sicurezze e quindi può apparire più rassicurante rimanere nel limitato reame che ci siamo creati.

Tuttavia, è solo facendo questo lavoro di “demolizione” dell’Iceberg che impariamo a riconoscere le nostre reazioni interiori e acquisiamo il potere di risolvere i conflitti e far fluire la nostra vita in modo sereno.

Quando rivolgiamo i nostri sensi a recepire la realtà esterna ci relazioniamo con il Mondo della Materia o realtà esterna a noi.

Quando rivolgiamo gli stessi sensi all’interno di noi, ci rendiamo conto che abbiamo una Coscienza con una capacità di auto-riflessione e di attenzione, che possiamo utilizzare in ogni momento per notare ciò che succede dentro [per lo più emozioni altalenanti e pensieri ripetitivi] E CHE NON SEMPRE È COERENTE e che ci ostacola.

Questo è il Mondo dello Spirito ed il Vero Potere è quello che nasce da dentro.

In generale possiamo dire che la Coscienza ha una capacità di auto-riflessione che può essere distinta in 4 stadi partendo dal fuori verso il dentro:

1) Occorre rivolgere l’attenzione riflessiva agli eventi esterni quotidiani che ci accadono. Un incontro apparentemente casuale può essere fonte di spunto per notare come rispondiamo alle persone e per scoprire un’eventuale tendenza nella nostra vita al ripetersi di determinati episodi simili fra loro.

2) A questo punto della riflessione bisogna porre in relazione eventi attuali con quanto capitato nell’infanzia, ricordando le intense emozioni vissute allora. Nella nostra memoria queste ultime sono come frammenti sparsi, incoerenti, che lampeggiano nell’inconscio e richiamano la nostra attenzione per essere armonizzati con quanto pensiamo ora da adulti.

3) Una volta riusciti a correlare il presente con il passato possiamo approfondire la riflessione andando a discernere i motivi che ci spingono a reagire in certe situazioni sempre allo stesso modo, con le medesime risposte automatiche.

Ad esempio: “Spesso litigo con le amiche così come facevo con mia madre…”

Nell’inconscio questo frammento di coscienza vuole essere guarito e per questo ci spinge a prestargli attenzione. Col litigio (= esplosione di rabbia) cercavo, da bambina, di ottenere l’approvazione di mamma, ed ho sviluppato il pensiero fisso che per ottenere approvazione bisogna ricercarla confrontandosi con l’autorità materna.                                                                                                         

In conclusione abbiamo bisogno di capire il pensiero + l’emozione sottostante.  In questo caso:   Pensiero distorto: IO NON VALGO NULLA SE NON MI AFFERMO IN MODO VIOLENTO. Emozione:   RABBIA

4) A questo punto, avendo compreso il pensiero limitante che ci fa ripetere sempre le stesse azioni, possiamo, in quanto adulti dotati di volontà, decidere di cambiare il modo di rispondere agli eventi.

Possiamo scegliere di contenere le emozioni che sorgono dando loro uno sfogo diverso, più positivo, sapendo che in tal modo iniziamo a trasformarle e a guarire la ferita primordiale.

Allo stesso tempo è importante comprendere che un pensiero da noi elaborato in età infantile può non essere adeguato al nostro vivere da adulti, e pertanto abbiamo il diritto/dovere di cambiarlo.

Una volta effettuate simili riflessioni su qualsiasi problema che è sorto nella nostra quotidianità, possiamo passare allo Sviluppo del Potere di Auto-Gestione delle Forze Interiori.

In ognuno di noi esistono sia qualità positive che negative, contrastanti tra di loro e a volte con risultati che richiamano l’esempio dell’Asino di Buridano:

Giovanni Buridano, rettore della Università di Parigi nel 1327, è l’autore del proverbio dell’asino morente di fame e di sete, che messo di fronte all’acqua da una parte e all’avena dall’altra, non seppe cosa scegliere e morì. Con la favola si vuole evidenziare il danno, spesso irreparabile, che può occorrere a coloro che non sanno prendere una decisione importante, non sanno fare una scelta.

Quando siamo di fronte a dei problemi che non sappiamo risolvere, dovremmo sforzarci di capire quali forze sono in gioco, quanta vera passione abbiamo di realizzare un progetto e quali siano invece le forze che remano contro.

Se riusciremo in questa impresa (a volte è necessario l’aiuto di una persona che ha già affrontato il problema) incominceremo a gestire meglio sia i momenti di potente volontà manifestatrice sia i momenti in cui dobbiamo dare spazio alla resistenza, accettandone il suo condizionamento.

NON SEMPRE IN QUEL preciso MOMENTO DELLA VITA TROVIAMO LA FORZA PER CAMBIARE, QUINDI OCCORRE ACCETTARE I PROPRI LIMITI CON UMILTA’ e ricordare che stiamo cambiando dentro di noi, un po’ alla volta, il pensiero infantile.

POTERE  è AZIONE  di  SOPRAFFAZIONE  /  SOTTOMISSIONE al  pensiero adulto.

POTERE è  PRESENZA  di  AUTORITA’ INTERIORE RISVEGLIATA.

In conclusione, occorre saper accettare/amare anche le nostre resistenze ed imparare a “scardinarle” poco alla volta! Esse non scompariranno immediatamente ma tenendo costante l’attenzione sulle nostre reazioni ed avendo preso consapevolezza degli schemi di emozioni e di pensieri limitanti da cui sono originate, riusciremo ad essere meno succubi e più presenti sia verso le nostre azioni che le scelte, accrescendo così il potere di influenzare la nostra vita nella direzione dei nostri desideri più profondi.

Viene spontanea la domanda: Perché è utile accettare il condizionamento della resistenza?  

La nostra comune idea di potere parte sin da bambini da ciò che capita intorno a noi: in alcuni casi vi è un eccesso di potere sugli altri, che si manifesta con la sopraffazione, e in altri vediamo una carenza di potere che si manifesta con la sottomissione.

In entrambe le situazioni constatiamo che non c’è uno stato di coerenza ed iniziamo a distorcere il concetto che abbiamo di Potere dello Spirito. Esso normalmente si manifesta come Amore Incondizionato sia verso noi stessi sia verso gli altri. Da piccoli mentre rivolgiamo sempre più spesso la nostra attenzione agli avvenimenti esterni tendiamo a credere che il potere di sopraffazione, di dominio, sia il modo migliore per rispondere alle situazioni e trascuriamo la sola forza autentica che ci permetterà di gestire al meglio sia il nostro Mondo Interiore che quello Esteriore.

Da adulti che intraprendono il sentiero del Risveglio Interiore abbiamo il compito di liberarci da questo vecchio paradigma e iniziare a manifestare un nuovo convincimento riguardo ciò che consideriamo autentico Potere Interiore.

Ad esempio, se al lavoro voglio raggiungere un livello superiore di carriera e mi metto a blandire il capo affermando ciò che gli piace sentirsi dire, sto facendo un atto di sottomissione che non è detto porti allo scopo che mi sono prefissata. Al contrario se di continuo affermo le mie opinioni in contrasto con quanto il capo pensa, tendo a sminuirlo ed anche questo atteggiamento forse non porta alla meta.

Quando invece affermo le mie idee con convinzione (in sintonia con i miei principi e valori) ed allo stesso tempo sono aperta a recepire un altro parere che può contenere aspetti non presi da me in considerazione, allora sì che mantengo il mio Potere rimanendo in una condizione di accettazione, di Amore verso l’altro nel mentre non rinnego il mio valore.

Quando ci assumiamo la responsabilità di guardarci dentro invece di gettare le colpe addosso al primo che capita, allora incominciamo ad esercitare il nostro vero potere e diventiamo più forti, capaci di gestire al meglio le emozioni che ci turbano, capaci di rispondere appropriatamente agli eventi, in pratica ci amiamo di più.

Quindi, mentre il perseguire il potere esteriore ci rende sempre più “poveri”, incapaci di rispondere con mosse precise nella scacchiera della Vita, il Potere Spirituale consiste nell’unire sia l’Intelligenza Emotiva che quella Razionale; ci permette di guardare dentro di noi, di valutare le forze presenti, inclusa la resistenza, e quindi di scegliere la strada migliore, quella che ci porterà verso una sana felicità.

Quando apriamo gli occhi su questa realtà interiore, sulla ricerca del Vero Potere, all’inizio potremmo sentirci disorientati, perché non in linea con il pensiero collettivo, ma a lungo andare beneficeremo di un senso di benessere interiore, di una capacità di affrontare le avversità della vita che non viene meno neanche in presenza di molti ostacoli.

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AUTORITA’ INTERIORE / POTERE

Nel concludere questo scritto propongo un’immagine che può essere di aiuto nel percorso di cambiamento dal vecchio modello di potere al nuovo, dove ho cercato di sintetizzare i vari concetti in un’unica visione.

All’interno del cuore, portale verso differenti dimensioni secondo il pensiero della B.Brennan, ho posto la sillaba sanscrita HUM che ha il significato di essere qui ed ora in uno stato di Vuoto dove si sperimenta serenità al di là di ogni processo razionale.  Quando sappiamo far emergere il Potere Spirituale da questa sede noi sappiamo di essere coerenti con l’UNIVERSO ed agiamo in sintonia con il nostro Sè, lo manifestiamo nella sua pienezza.